È italiano il progetto vincitore dell’Helsinki Energy Challenge che costruirà 10 isole galleggianti.

Il concorso è stato lanciato dalla capitale finlandese nel 2021 al quale hanno partecipato decine di studi di progettazione internazionali.

Helsinki è una delle città leader nella transizione verso un futuro sostenibile, con l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2035.

Una sfida globale da un milione di euro per rispondere alla domanda: come possiamo decarbonizzare il riscaldamento di Helsinki, utilizzando la minor quantità possibile di biomassa?

 

Isole galleggianti di fronte alla capitale

Questa è l’originalissima proposta dello studio di design torinese Carlo Ratti e associati. Si chiama Hot Heart e consiste appunto, nella costruzione di 10 isole galleggianti in mare.

Le isole saranno in realtà degli enormi serbatoi di acqua calda generata tramite energia rinnovabile.

Il progetto consiste in un insieme di 10 bacini cilindrici, ciascuno del diametro di 225 metri. Riusciranno a contenere fino a 10 milioni di metri cubi d’acqua. Il sistema funziona come una gigantesca batteria termica: l’energia rinnovabile a basso o negativo costo viene convertita in calore, immagazzinata nei serbatoi e prelevata nei canali di distribuzione del calore della città durante l’inverno.

 

Unire l’utile al dilettevole

Oltre alle sue proprietà di accumulo termico, Hot Heart si trasformerà anche in un luogo ricreativo. Alcuni dei 10 serbatoi di acqua calda saranno racchiusi in cupole trasparenti in cui cresceranno, grazie al calore dei bacini sottostanti, le “foreste galleggianti”, ecosistemi tropicali provenienti dalle principali zone di foresta pluviale del mondo.
Le “foreste galleggianti” saranno un luogo in cui socializzare e godersi la luce del sole, anche nel rigido inverno nordico, grazie all’uso della potente tecnologia LED simile al sole. Crearanno uno spazio pubblico unico per i residenti locali e forniranno un’attrazione per i viaggiatori internazionali.

 

L’energia rinnovabile sta diventando economica

“La produzione di energia rinnovabile sta diventando più economica, ma lo stoccaggio è ancora estremamente costoso. La nostra idea è quella di utilizzare le gigantesche “batterie termiche” per immagazzinare energia quando i prezzi sono bassi o addirittura negativi, ed estrarla quando richiesto dal sistema di teleriscaldamento quando la domanda è elevata. Questo modello sarebbe applicabile anche a molte città costiere con climi simili”, afferma Carlo Ratti, socio fondatore di CRA. “Inoltre, Hot Heart offre un’esperienza unica, che unisce il mondo naturale e quello artificiale”.

Un progetto altamente adattabile che potrebbe essere replicato da altre città con caratteristiche climatiche simili, perseguendo la sostenibilità nelle soluzioni di riscaldamento.

photo copyright Carlo Ratti e associati