La crisi alimentare globale è una minaccia crescente per i più vulnerabili, soprattutto i bambini.
Secondo il rapporto di Save the Children, La fame mangia i bambini, nel 2023 ben 733 milioni di persone soffrono la fame, pari a una su undici a livello mondiale.
Di questi, 17,6 milioni sono bambini nati già in condizioni di malnutrizione, un numero in aumento del 20% rispetto al 2013. Ogni due secondi, un bambino lotta contro la fame, una realtà tragica concentrata principalmente in Africa e Asia, dove il 95% dei casi di malnutrizione è registrato.
La malnutrizione acuta, inoltre, contribuisce a un quinto delle morti nei bambini sotto i cinque anni, una cifra destinata a crescere con l’intensificarsi dei conflitti.
I conflitti e la crisi climatica come cause della fame
La fame è spesso utilizzata come arma nei conflitti, amplificando l’insicurezza alimentare globale.
In territori devastati come Gaza o l’Ucraina, i civili affrontano carestie e violenze che aggravano la già precaria situazione alimentare.
Inoltre, la crisi climatica sta peggiorando le condizioni: fenomeni meteorologici estremi e la scarsità di risorse idriche portano al degrado dei raccolti e alla competizione per il cibo.
Senza interventi mirati, Save the Children avverte che i livelli di malnutrizione cronica potrebbero raggiungere i 128 milioni di bambini entro il 2030.
Un futuro di sostenibilità
Per affrontare questo dramma, è essenziale che tutti adottiamo scelte più sostenibili, sostenendo modelli alimentari che rispettino l’ambiente e riducano le emissioni.
Save the Children esorta i governi e le istituzioni internazionali a supportare la trasformazione dei sistemi alimentari, a rafforzare i servizi per l’infanzia e a destinare maggiori fondi per rispondere alle emergenze alimentari.
Compila il modulo e unisciti alla lotta contro la fame: insieme possiamo contribuire a un futuro in cui nessun bambino debba più soffrire la fame.