Nel mese di maggio 2023, il Parlamento italiano ha votato a favore dell’energia nucleare con l’obiettivo di assicurare l’indipendenza energetica nazionale. Questa decisione è stata seguita dalla proposta di promuovere campagne informative obiettive al fine di contrastare pregiudizi e opposizioni preconcette.

Nella discussione tra energia nucleare e rinnovabile, etichettata come contrapposizione ideologica, è fondamentale esaminare obiettivamente le peculiarità delle due fonti energetiche.

 

Energia nucleare

Gli impianti termonucleari presentano notevoli sfide, come investimenti colossali, tempi di realizzazione prolungati e costi del capitale che superano le due cifre. Esempi concreti, come Olkiluoto 3 in Finlandia e Hinkley Point C in Inghilterra, evidenziano come i costi possano aumentare rispetto alle stime iniziali.

Le imprese che possono costruire impianti termonucleari sono poche, tra cui spiccano Electricité de France (EdF), Rosatom e Westinghouse. In Italia, gruppi industriali come Ansaldo, Camozzi e Techint supportano il “rinascimento nucleare italiano” nonostante i referendum del 1987 e del 2011 che ne vietarono la costruzione.

 

Energia rinnovabile

Gli impianti fotovoltaici, con costi significativamente inferiori, rappresentano un’alternativa attraente. Gli impianti “utility scale” costano circa 1.000 €/kWp, e l’energia prodotta ha costi di manutenzione bassi e nessun costo di combustibile. La diffusione dei pannelli solari e delle batterie di accumulo può mitigare l’intermittenza nella produzione di energia.

Nonostante i vantaggi delle energie rinnovabili, in Italia si osserva una spinta verso l’energia nucleare, suscitando interrogativi sulla motivazione di tale inclinazione. L’analisi suggerisce che le motivazioni non siano ideologiche, bensì una questione di potere e controllo da parte di gruppi industriali globalizzati. L’esempio della Francia, dove l’industria elettrica e nucleare è di proprietà statale, evidenzia il ruolo centrale che le politiche energetiche svolgono nella determinazione del percorso di una nazione.

Lo sviluppo massiccio delle energie rinnovabili potrebbe ridurre la necessità di centrali nucleari. Tuttavia, ciò potrebbe contrastare gli interessi di colossi nazionali come ENI, Enel, che perderebbero affari e il supporto politico che attualmente detengono.

Investire ora in energie rinnovabili rappresenta la scelta chiara per un futuro sostenibile. Optare per fonti energetiche pulite e rinnovabili è un passo concreto che ciascun individuo può compiere per contrastare l’implicazione dell’energia nucleare.

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