Dagli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio sharing mobility si rileva un picco dei monopattini in sharing. I noleggi hanno raggiunto infatti i 7,4 milioni e sono stati percorsi più di 14,4 milioni di chilometri.
Questi dati forse rispecchiano anche il fatto che, durante la pandemia le infrastrutture disponibili erano scarse e i parcheggi dedicati per i mezzi più leggeri erano assenti.
Le modalità di spostamento individuali hanno avuto ad ogni modo la preferenza da parte dei cittadini, ottime prestazioni infatti per biciclette e scooter.
Lo stesso consumo di carburanti nel trasporto stradale ha subito un forte calo. Questo grazie alla limitazione e il blocco degli spostamenti, il coprifuoco e lo smart working hanno determinato un calo del 17,7% nel 2020. Lo stesso ricorso all’auto privata è stato del -20,3%.
La sharing mobility ha inoltre registrato una diminuzione delle percorrenze del 30,6 % nel 2020. Nelle principali città italiane i servizi di sharing mobility ha registrato invece una crescita del 200% negli ultimi cinque anni.
La sharing mobility nell’ultimo semestre
Snap sharing 2021 è lo strumento che ha monitorato l’andamento dell’ultimo semestre in sei città italiane. Si tratta di Torino, Milano, Bologna, Roma Cagliari e Palermo.
In tutte queste città il servizio di sharing è cresciuto, seguendo l’andamento europeo del primo trimestre.
Sicuramente lo scooter sharing è tra i servizi più consolidati, presente nelle città dal 2019, in più quasi totalmente elettrico.
Il bike sharing si piazza al secondo posto con il 55% dei noleggi. Con molta probabilità questo calo è dovuto alla comparsa sul mercato dei monopattini in sharing e da una minore presenza di studenti e pendolari. Una fetta importante della sua domanda.
Nel dettaglio a Bologna e Cagliari il car sharing ha superato i valori del 2019 e la media italiana. Segue Palermo rispettivamente con tutti i servizi di sharing disponibili in città. Trend positivo anche per Milano e Roma, dove il bike sharing ha registrato dati simili ai noleggi registrati nel 2019. Infine Torino ha subito una ripresa lenta per i servizi di bici e auto.
La crescita della sharing mobility ci va ben sperare per ridurre sempre di più le emissioni inquinanti.