Nel cuore del Novartis Pavilion, l’energia del futuro si fonde con l’architettura: una stupefacente facciata multimediale fotovoltaica che brilla di energia zero, alimentando il padiglione con stile. Una struttura che si trova a Basilea in Svizzera.
Oltre 2 mila metri quadrati di superficie fotovoltaica diventano un’opera d’arte funzionale, arricchita da 10 mila pannelli organici che fornisce energia zero, 30 mila LED che illuminano il padiglione e 10 mila elementi tubolari di supporto che sorreggono questo spettacolo di innovazione.
Si tratta di una struttura creata dallo studio di eccellenza Iart – studio for media architectures. Un edificio sorprendente che produce energia zero attraverso una facciata multimediale mozzafiato.
Inaugurato in primavera 2022, il Novartis Pavilion si trova all’interno del Novartis Campus. Questo centro di ricerca, dove le scienze della vita si fondono con l’innovazione medica per regalare una vita migliore e più lunga ai pazienti, trova la sua gemma più preziosa in questo padiglione rivoluzionario.
Frutto della collaborazione di diversi studi, tra cui l’acclamato architetto Michele de Lucchi, l’edificio si specchia nelle acque del Reno. Offre così un’interfaccia pubblica, che funge da crocevia tra l’azienda, la comunità, il campus e il tessuto urbano circostante. Il Novartis Pavilion: una sinfonia architettonica per il futuro e il presente.
Il direttore artistico dello studio di architettura AMDL Circle, Nicholas Bewick, ha dichiarato che “questa facciata tecnologica è qualcosaa di totalmente nuovo nell’architettura. Dà all’edificio molte possibilità di esprimersi”.
Energia zero: il potere delle celle fotovoltaiche organiche
Il Novartis Pavilion si rivela pertanto come un gioiello dell’innovazione, avvolto in una facciata multimediale semitrasparente, che evoca meraviglia e tecnologia senza limiti.
Oltre 2 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici per un totale di 10 mila pannelli organici a forma di diamante danno vita a uno spettacolo di energia zero.
Qui, la tecnologia raggiunge nuove vette: 30.000 LED intrecciati tra i pannelli non solo abbagliano il mondo esterno, ma rivelano un universo interno incantevole.
Nel Novartis Pavilion, l’energia solare si trasforma in poesia architettonica, regalando un’esperienza straordinaria a ogni sguardo.
Nel cuore di questa struttura, un cambiamento epocale prende vita. Sottili pellicole di potenza e innovazione trasformano la facciata stessa in una fonte di energia inarrestabile.
Il palcoscenico per gli spettacoli di luci diventa anche un attore, generando elettricità con grazia e potenza, trasformando ogni istante in un’esperienza senza eguali.
Il risultato? Una facciata che brilla senza chiedere nulla in cambio, alimentata solo dal sole ardente e dall’ardore creativo.
Le menti dietro questo capolavoro architettonico non hanno solo progettato, ma hanno scolpito l’intera visione. L’architettura si è fusa con l’ingegneria per creare una sinfonia di design e funzionalità.
L’arduo viaggio ha visto l’evoluzione dall’acciaio alla genialità elettronica, con ogni tappa progettata con passione e perfezione.
I pannelli fotovoltaici si fondono armoniosamente in un reticolo di 22 mila elementi tubolari, ciascuno un mattoncino nell’edificio dell’energia del futuro.
Questo intricato mosaico di innovazione, con 580 grandi elementi romboidali che brillano come diamanti tecnologici, racchiude il segreto dietro il potere senza pari della facciata del Novartis Pavilion.
Un design che si ispira alle cellule umane
Le curve eleganti della facciata non sono solo architettura, ma una poesia visiva che si fonde con l’animo umano.
La somiglianza con le cellule viventi diventa un tributo alla nostra stessa essenza. Come una tela in continuo mutamento, dal sorgere del sole fino a due ore dopo il tramonto, questa facciata prende vita con animazioni artistiche, create dall’artista Daniel Canogar, l’estro visionario di Esther Hunziker e la brillantezza creativa del duo Semiconductor.
Ogni movimento è un respiro, ogni luce è un battito. Come una danza di energia e forma, il Novartis Pavilion ci ricorda la bellezza e la complessità della vita stessa.
Di giorno, le parole si mettono in moto, sussurrando storie nella brezza che passa, mentre la notte ci regala un’esperienza visiva unica, incisa nell’eternità dell’architettura.
Nel DNA di questa struttura rivoluzionaria c’è un disegno strategico dei moduli solari, un gioco di geometrie che trasforma la luce in elettricità.
Gli architetti svelano il segreto: la facciata è un sensore di energia in tutte le direzioni. L’energia si muove come una sinfonia senza confini, misurando il potere prodotto con ogni movimento del sole.
Dai dati raccolti degli ultimi due mesi si evince che la facciata produce energia sufficiente per visualizzare il testo durante il giorno e le animazioni di arte digitale fino a due ore dopo il tramonto.
Un’analisi dettagliata arriverà fra pochi mesi, quando i dati raccolti riveleranno nuovi orizzonti di potenza e creatività, lasciandoci senza fiato di fronte alla magia dell’energia racchiusa nell’arte architettonica.