Come preannunciato da Arera (l’Authority per la regolazione per le reti, l’energia e l’ambiente), il prezzo del gas naturale in Europa è finalmente sceso. I prezzi del gas sono infatti scesi ben dell’87% dal picco raggiunto a fine agosto 2022.

Il motivo? In primis la domanda europea si è contenuta, favorendo così uno stoccaggio ben al di sopra dei livelli stagionali, al 55,6% nell’UE e al 64% in Germania. Abbiamo avuto infatti un inverno anomalo con temperature miti, che hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei. In più ora le temperature saliranno e avremmo meno bisogno di gas.

In questo contesto anche le quotazioni dell’energia elettrica stanno calando. Già nel primo trimestre 2023, in base ai dati di preconsuntivo, il PUN, prezzo unico nazionale dell’elettricità, infatti è risultato in calo del 36% circa rispetto al quarto trimestre 2022.

Dal primo aprile fino a fine giugno si stima che le tariffe dell’elettricità scenderanno del 55,3%.

 

Una crisi del gas passeggerà?

Nell’Eurozona i livelli di stoccaggio di gas sono ancora alti rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Motivo per cui il rischio di carenze di approvvigionamento o di interruzioni di corrente è ridotto, almeno fino al prossimo inverno.

Una crisi europea del gas futura non è però del tutto sparita, basti pensare al fatto che lo stoccaggio compiuto l’anno scorso è stato effettuato prima della chiusura delle forniture russe.

Sicuramente un inverno più rigido di quest’anno farebbe aumentare la domanda di gas.

Inoltre bisogna tener conto dell’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) effettuata scorso anno, che ha sostituito alcune forniture russe. Europa e Regno Unito scorso anno hanno infatti aumentato le importazioni di GNL del 60%.

La domanda globale di GNL è così aumentata e con la riapertura del mercato cinese, il rischio che i prezzi nei prossimi anni salgano non è da scartare.

 

Una soluzione sostenibile

Come dichiarato anche dal presidente di Arera, Stefano Besseghini “Siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi. I prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali li vediamo velocemente trasferiti anche ai consumatori finali, anche grazie ad un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte”.

Certo è che, ad oggi fare una scelta sostenibile, quindi optare per fonti rinnovabili, è conveniente e rispettosa dell’ambiente. Conveniente perché va a ridurre le nostre bollette di luce e gas, addirittura installando una pompa di calore elettrica il gas viene azzerato. In più installando fonti rinnovabili si vanno a ridurre le emissioni di gas serra, riducendo così il nostro impatto ambientale.

Perché non passare alle fonti rinnovabili ed evitare gli oscillamenti dei mercati? Approfitta ora delle detrazioni fiscali del 50% e del 65%, scegli i nostri impianti a prezzi shock.

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