La bolletta elettrica subirà una riduzione del 10,8% nel primo trimestre del 2024, secondo l’ultimo aggiornamento dell’Autorità di Regolamentazione per l’Energia, Reti e Ambiente (Arera). Questa diminuzione porterà il costo finale per una famiglia media, con consumi annui di 2.700 kWh e una potenza di 3 kW, a 25,24 centesimi di euro al kWh, imposte incluse. Questo rappresenta un calo significativo rispetto ai 28,29 centesimi di euro al kWh registrati nel quarto trimestre del 2023.

 

Variazione dei costi energetici

L’Arera attribuisce questa variazione principalmente a una diminuzione del 14% della spesa complessiva per l’energia. Tale riduzione è bilanciata da un aumento delle tariffe di rete regolate, con un incremento del 2,1% per il trasporto e la gestione del contatore, e un aumento dell’1,1% per gli oneri generali di sistema.

L’anno scorso, le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend discendente dei prezzi delle materie prime energetiche, come il petrolio e il gas naturale. Nonostante una domanda di gas contenuta e gli stoccaggi europei che si mantengono al di sotto del 90% della capacità, la contrazione dei consumi di gas, specialmente nel settore termoelettrico, ha contribuito al ribasso del prezzo dell’energia elettrica nel primo trimestre del 2024, previsto intorno ai 114 €/MWh.

 

Significativo risparmio per le famiglie

In termini di spesa annuale per una famiglia-tipo, compresa tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024, si stima un costo di circa 684 euro, rappresentando una diminuzione del 50% rispetto al periodo equivalente dell’anno precedente (1° aprile 2022-31 marzo 2023).

Concludendo il sistema di rafforzamento del bonus sociale, attivo negli ultimi due anni, la soglia Isee per ottenerlo sarà di 9.530 euro a partire da gennaio, salendo a 20.000 euro per le famiglie numerose (con oltre 3 figli). Il contributo straordinario, inoltre, aumenta con il numero dei componenti familiari, applicato automaticamente a chi già riceve il bonus elettrico.

Il presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha sottolineato che nonostante questa riduzione nei costi, i prezzi energetici rimangono ancora il doppio rispetto a prima della crisi, e il sistema energetico europeo non è privo di rischi. Egli ha anche sottolineato l’importanza di ridurre i consumi e mantenere un’attenzione costante sui costi, affermando che

con l’inizio dell’anno entriamo anche in una importante fase di cambiamento, con il superamento dei servizi di tutela. Riduzione dei consumi e attenzione ai costi rimangono le parole d’ordine”.

 

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