La revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici, nota come Epbd o “Case Green”, ha ottenuto il via libera finale dal Consiglio dell’Unione Europea, nonostante il voto contrario di Italia e Ungheria. Questo importante passo impone agli Stati membri di recepire la direttiva entro due anni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE.

Sebbene il testo approvato rifletta un compromesso rispetto alla proposta iniziale della Commissione UE, esso comunque rappresenta un fondamentale impegno verso la sostenibilità energetica nell’edilizia europea. Mentre Bruxelles aveva inizialmente mirato a obbligare interventi sugli edifici residenziali per migliorarne le prestazioni energetiche, il testo finale prevede invece riduzioni percentuali dei consumi complessivi, dando ai governi una certa flessibilità sull’implementazione.

Obiettivi della Direttiva per un futuro sostenibile

L’importanza di questa direttiva risiede nel suo impatto ambientale ed economico. Gli oltre 100 milioni di edifici europei attualmente consumano un terzo dell’energia del continente e generano altrettante emissioni di CO2.

  • Entro il 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero,
  • Entro il 2050 si prevede invece che l’intero patrimonio edilizio dell’UE lo diventi.

Particolare enfasi è posta sulla riduzione del consumo energetico degli edifici residenziali, con obiettivi del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Cruciale è anche il focus sulla ristrutturazione degli edifici meno efficienti, con almeno il 55% del risparmio energetico proveniente da questa fonte.

risparmio

Le misure chiave della Direttiva

La direttiva rivista introduce inoltre standard minimi di prestazione energetica per gli edifici non residenziali:

  • promuove l’installazione progressiva di impianti fotovoltaici,
  • ha l’obiettivo di includerli in tutti i nuovi immobili non residenziali con superficie utile superiore a 250 mq a partire dal 2027,
  • contribuisce significativamente alla transizione verso fonti energetiche più pulite e sostenibili.

Altro punto chiave riguarda l’eliminazione graduale delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040, con divieto degli incentivi per le caldaie a gas già dal prossimo anno. Saranno invece permessi gli incentivi per sistemi di riscaldamento ibridi, che combinano caldaie con pompe di calore o solare termico.

Inoltre, in un contesto in cui la transizione verso un’edilizia più sostenibile è una priorità, è importante considerare le soluzioni innovative offerte da aziende come Esserenergia. Se, per qualsiasi motivo, non hai la possibilità di effettuare lavori di ristrutturazione o di installare un impianto fisico, il fotovoltaico in cloud rappresenta un’opzione efficace per ottimizzare i costi energetici della tua abitazione. Grazie a questa soluzione, è possibile ridurre l’impatto ambientale e, allo stesso tempo, risparmiare sulla bolletta energetica, contribuendo così alla tua parte nell’adozione di pratiche più sostenibili e nella costruzione di un futuro energetico più verde e accessibile a tutti

Il successo di questa politica dipenderà dall’impegno concreto degli Stati membri nell’attuare efficacemente le disposizioni, garantendo così una trasformazione sostenibile del settore edilizio europeo.

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