Finalmente una buona notizia: Superbonus 110% prorogato al 2023. Lo conferma la Nota di aggiornamento al Def approvata dal Consiglio dei ministri. L’ufficialità è pertanto arrivata.

Sono diversi gli argomenti su cui il governo sta lavorando per perfezionare il Superbonus 110% prima della scadenza. A cominciare dalla semplificazione dell’iter di richiesta e della burocrazia, fino all’allargamento della platea dei beneficiari e ammissione al contributo di altri lavori.

Per non parlare di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico, obiettivi da raggiungere entro il 2025 come predisposto dal PRNN.

 

Superbonus 110% e gli obiettivi del governo

Era già da tempo che il premier Draghi era a favorevole a prorogare il Superbonus. Ora è finalmente ufficiale. Bisogna dire che tale misura ha stimolato la ripresa del settore edilizio, nonostante quest’ultimo anno di pandemia.

Il governo come prossimo step vorrebbe rendere accessibile a tutti l’agevolazione, in modo da essere anche in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, conformi a tutti i paesi UE.

Con la proroga del Superbonus 100% si punterà anche a raggiungere altri obiettivi tra cui il risparmio energetico e la riduzione di emissione di anidride carbonica, dannosa per la salute dell’intero pianeta.

Tra le varie semplificazioni a cui sta lavorando il governo c’è la CILA Superbonus, volta a semplificare la presentazione dei documenti di accesso alla misura.

Di cosa si tratta nello specifico?

Si tratta di un modellino composto da 8 fogli da compilare, inserendo un numero limitato di informazioni, come gli estremi dell’autorizzazione a realizzare lavori o del provvedimento che ha legittimato l’unità immobiliare.

Ovviamente tutto deve essere nella norma, in quanto se nel documento si ravvisano delle difformità fra quanto dichiarato e i lavori realizzati, il riconoscimento del Superbonus 110% viene meno.

Un ulteriore obiettivo da raggiungere è quello di estendere l’ottenimento e la fruizione del contributo nei confronti del Sud della penisola italiana.

Di fatti fino ad oggi le regioni del centro e del nord Italia sono quelle che hanno fatto un maggior uso del bonus ristrutturazioni.

 

Estensione del Superbonus a nuovi beneficiari?

Ad oggi l’incentivo spetta di diritto alle persone fisiche diverse da quelle che esercitano un’attività di impresa, agli enti di volontariato e ai condomini. Infine possono usufruirne anche le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le società e le associazioni dilettantistiche sportive, oltre agli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP).

Ora invece si vorrebbe estendere l’incentivo anche ai singoli proprietari dell’immobile o ai co-proprietari, mettendo da parte la limitazione di fruizione del beneficio a due immobili per ciascun proprietario.

Infine prendere in considerazione anche i professionisti e imprese, quindi anche ristoranti, edifici religiosi, agriturismi, alberghi, scuole paritarie e strutture sportive.

Novità importante sarà anche la classe energetica, in quanto l’intervento potrà realizzare un salto di una sola classe per tutti gli immobili interessati da vincoli o di pregio.

 

Il Superbonus non durerà per sempre

Come si è già pronunciato il governo l’agevolazione nonostante sia stata prorogata fino al 2023, non potrà essere rinnovata di volta in volta negli anni avvenire.

Purtroppo non c’è alcuna chance che la sua esistenza sia rinnovata oltre un paio di anni. In questo modo si è pronunciato anche il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.

Ecco perché è giunto il momento di non rimandare ulteriormente e fare una scelta sostenibile.

 

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