L’acqua, fonte di vita per ogni creatura sulla Terra, è un bene prezioso che troppo spesso viene sprecato. Questo avviene sia a causa dell‘inquinamento sia a causa dei sistemi di distribuzione inefficienti, caratterizzati da gravi perdite.

La crescente crisi idrica, che non risparmia nemmeno le nazioni industrializzate dell’Occidente, richiede dunque soluzioni innovative e tecnologiche per poter preservare tale risorsa vitale. In risposta a questa sfida, si sta assistendo a una convergenza tra l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le avanzate applicazioni di Intelligenza Artificiale (IA) nel settore idrico.

 

Crisi idrica mondiale

Secondo le stime dell’indagine condotta da JEME, il settore tecnologico globale nel campo delle risorse idriche vale oggi 16 miliardi di dollari e si prevede che crescerà fino a 45 miliardi entro il 2032. Questo trend è alimentato dalla necessità impellente di affrontare la crescente carenza d’acqua in Europa, dove si stima che il 17% dell’acqua venga sprecato. In Italia, più di un terzo di tutta l’acqua immessa nella rete idrica viene sprecato ogni anno, di cui il 42% potrebbe essere utilizzato per dissetare 43 milioni di persone.

 

Soluzioni innovative

L’IA si sta dimostrando cruciale nel monitoraggio e nella gestione efficiente delle risorse idriche. Startup innovative come Quick Algorithm stanno sviluppando soluzioni all’avanguardia per affrontare questa sfida. Una di queste soluzioni è Scops. Un sistema plug and play che utilizza l’IA in combinazione con sensori IoT a lungo raggio per monitorare dati provenienti da macchinari e infrastrutture. Questa tecnologia migliora l’efficienza energetica e idrica del settore industriale fino al 30%. Pertanto consente anche di individuare perdite d’acqua in tempo reale e prevenire guasti grazie a tecniche di manutenzione predittiva.

 

Investimenti e sensori

Per sostenere queste iniziative innovative, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato 900 milioni di euro per investimenti pubblici, parte dei quali proviene dal PNRR. Attualmente, sono stati approvati trentatré progetti che coinvolgono una spesa di 536 milioni di euro. L’obiettivo è quello di installare sensori e strumentazione di controllo su 45.500 km di condotte d’acqua potabile entro la fine del 2024. Questi interventi mirano a individuare e localizzare con precisione le perdite, fornendo dati essenziali per attivare interventi risolutivi.

Il marzo 2026 rappresenta una pietra miliare in questo percorso, con la riconversione di 72.000 km di condutture, pari al 15% della rete idrica, utilizzando tecnologie intelligenti per ridurre le perdite e ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche.

L’utilizzo dei fondi del PNRR e l’implementazione di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale offrono una risposta promettente alla crisi idrica. Attraverso l’innovazione tecnologica e la collaborazione tra settori pubblici e privati, è possibile preservare la preziosa risorsa dell’acqua per le generazioni future, garantendo un futuro sostenibile per tutti.

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