Un cavo elettrico sottomarino Usa-Europa potrebbe ottimizzare la produzione di fotovoltaico ed eolico attraverso un’interconnessione energetica e migliorando così la sicurezza e la stabilità dei sistemi. Ne parla uno studio di Ember.

I vantaggi di un’interconnessione transatlantica

Un cavo sottomarino tra Stati Uniti ed Europa potrebbe ottimizzare l’uso delle energie rinnovabili attraverso un’interconnessione energetica, migliorando così la sicurezza e la stabilità dei sistemi.

La complementarità dei fusi orari e delle condizioni climatiche tra i due continenti sarebbe un fattore chiave: quando la domanda di energia è alta in Europa, il sole sarebbe ancora alto negli Stati Uniti, e viceversa.

Inoltre, le condizioni del vento sui due lati dell’Atlantico sono scarsamente correlate, favorendo uno scambio ottimale di energia eolica. Questo permetterebbe di ridurre i costi e migliorare la gestione dell’energia, riducendo al contempo i rischi di blackout.

Benefici per la sicurezza energetica e la riduzione degli sprechi con la futura interconnessione

La creazione di un’interconnessione permetterebbe di ridurre il fenomeno del “curtailment”, ossia lo spreco di energia rinnovabile, quando la produzione eccede la domanda. Attualmente, grandi quantità di energia eolica e fotovoltaica vengono sprecate in alcune aree, come nel Regno Unito e in Irlanda.

Un cavo transatlantico consentirebbe di trasferire questa energia in surplus ad altre aree, aumentando l’efficienza complessiva e contribuendo alla sicurezza energetica, con una maggiore stabilità dei prezzi e una minore dipendenza da fonti fossili.

Ostacoli e sfide tecnico economiche per la connessione energetica

Realizzare un progetto di questa portata comporta notevoli difficoltà, come i costi elevati di costruzione del cavo sottomarino e delle infrastrutture necessarie.

Inoltre, la gestione di un’infrastruttura transatlantica interconnessa richiederebbe il consenso politico di più governi e il superamento di ostacoli burocratici.

Ci sarebbero anche impatti sui mercati locali, con modifiche nei flussi energetici e nelle politiche di prezzo.

Nonostante queste sfide, un progetto del genere potrebbe stimolare investimenti nelle energie rinnovabili e promuovere una cooperazione internazionale nel settore energetico.