Nella nostra rubrica sul Superbonus abbiamo visto che per poter accedere alla maxi detrazione bisogna rispettare diversi requisiti: soggettivi (soggetti beneficiari della maxi detrazione), oggettivi (tipologia dell’edificio oggetto della detrazione) e tecnici (conformità edilizia ed urbanistica), per non parlare dei documenti necessari da presentare. Documenti che poi devono essere controllati, firmati ed inviati, ma dove e chi li deve inviare?
Requisiti tecnici e documenti necessari
Dei primi due punti ne abbiamo ampliamente parlato. Partiamo quindi dall’ultimo punto, quello più complicato, ovvero dalla verifica della conformità edilizia e urbanistica dell’immobile.
C’è da fare infatti una distinzione, perché in caso di immobili in condominio, gli accertamenti verranno fatti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi. Nel caso invece si tratti di unità immobiliari, edifici uni o plurifamiliari, la conformità edilizia e urbanistica si riferirà alla sua totalità.
Una volta verificata la conformità, dovranno esserci anche i presupposti tecnici, ovvero si dovrà:
- verificare la prestazione energetica di partenza con la presentazione di un Attestato di Prestazione Energetica (APE);
- realizzare un progetto di riqualificazione energetica, che possa coinvolgere eventualmente anche gli interventi “trainati”;
- effettuare i lavori ed elaborare un APE finale che dimostri il doppio salto di classe energetica previsto dalla normativa.
Infine occorrerà l’asseverazione di un tecnico abilitato e nel caso si scelga lo sconto in fattura e la cessione del credito, della verifica di congruità.
Il passaggio di classe energetica
Partiamo dal presupposto che tutti gli edifici sono dotati di APE, Attestazione di Prestazione Energetica. Sarà pertanto questa certificazione a dimostrare se c’è stato tra l’inizio e la fine dei lavori, il salto di due classi energetiche, indispensabili per rientrare nel Superbonus.
Servono pertanto due attestati, uno all’inizio prima dell’avvio degli interventi e l’altra a lavori ultimati, in modo da dimostrare il risultato ottenuto.
Chi effettua questa certificazione? Beh un tecnico iscritto ad un ordine o ad un collegio professionale ed abilitato alla progettazione di edifici e di impianti funzionali agli immobili.
A tale attestato occorre inoltre allegare la “Dichiarazione di indipendenza”, che attesta l’assenza di conflitto di interessi del certificatore nella progettazione e nella realizzazione dell’edificio interessato o nei confronti dei fornitori dei materiali. Non ci deve essere nemmeno alcun grado di parentela fino al quarto grado con il committente.
Le asseverazioni
L’asseverazione è un altro tipo di documento richiesto per poter accedere al Superbonus 110%. Si tratta di un documento con cui un professionista abilitato dimostra che, gli interventi eseguiti sono conformi ai requisiti tecnici previsti. Inoltre che le spese sostenute rispettano il criterio di congruità stabilito dalla legge.
È il professionista quindi che deve consegnare l’asseverazione per via telematica all’Enea, entro 90 giorni dal raggiungimento di uno degli stati di avanzamento dei lavori o dalla fine degli interventi. L’Enea farà dunque gli accertamenti dei documenti presentati. Le spese per le asseverazioni rientrano nel Superbonus.
È chiaro che se la dichiarazione presentata è infedele, si rischia una sanzione da 2.000 a 15.000 euro per ogni asseverazione non corretta.
Noi ti suggeriamo di affidarti quindi ad aziende serie, competenti e con anni di esperienza in questo settore. EssereEnergia verifica sempre la presenza di tutti i requisiti prima di procedere con l’installazione e segue tutto l’iter fino al termine dei lavori. Al cliente chiediamo solo l’APE iniziale e al resto ci pensiamo noi.
Cosa aspetti? Compila il form qui sotto per verificare anche tu sei hai tutti i requisiti per accedere al Superbonus 110%.
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