Purtroppo il cambiamento climatico è un argomento molto discusso ad oggi. Sicuramente non riguarda solo i paesi esteri, ad esempio a rischio desertificazione, ma anche il nostro Paese. Scopriamo infatti quali sono i suoi effetti devastanti e quanto pesa sul nostro Paese.

Stando ad uno studio condotto da Greenpeace, i danni degli eventi estremi relativi al clima sono pari a 20,3 miliardi in soli 7 anni. Un dato davvero sconcertante.

Il rischio frane e alluvioni, in Italia, riguarda il 90% dei comuni, ovvero 7,5 milioni di persone. Tra il 2015 e il 2019 sono state più di 28 mila le persone evacuate in Italia, a causa delle frane o inondazioni. Purtroppo le regioni più colpite sono l’Emilia Romagna in primis, segue la Campania, Toscana, Abruzzo e Liguria.

 

I costi sostenuti dall’Italia a causa del cambiamento climatico

Ogni anno l’Italia spende 3 miliardi per intervenire ai danni creati dal cambiamento climatico. Una cifra alquanto dispendiosa.

Stando alla ricerca condotta da Greenpeace, oltre il 90% dei comuni è a rischio frane o alluvioni.

Cosa vuol dire? Che circa 1,3 milioni di persone sono a rischio per le frane, 6,2 milioni a rischio di alluvioni, per un totale del 12% della popolazione. Purtroppo questi fenomeni sono in aumento e non solo creano ingenti danni ambientali ed economici, ma causano sempre di più vittime umane.

Sul suolo italiano cadono grandi quantità di pioggia in poco tempo, il suo consumo al di sopra della media europea, ne subisce chiaramente gli effetti. Negli ultimi 4 anni, più di 28 mila persone sono state evacuate e ci sono state 89 vittime. Negli ultimi 50 anni sono morte quasi 1700 persone.

Infine solo il 4,5% delle case italiane è assicurata contro le varie calamità naturali come i terremoti, frani e alluvioni.

 

Problematiche e possibili soluzioni

Dall’indagine condotta da Greenpeace si rileva che negli ultimi 7 anni solo il 10% dei danni causati dal cambiamento climatico è stato poi risarcito dallo Statto alle regioni. Più nello specifico in questi 7 anni i soldi investiti per la prevenzione sono stati solo 2,1 miliardi di euro.

Il Ministero della transizione ecologica ha però incrementato i fondi stanziati per la prevenzione, passando da 42 milioni di euro nel 2013 ai 790 milioni di euro nel 2019.

Sicuramente sono incrementi significativi, che però sono sempre sotto la soglia richiesta dalle regioni, per far fronte ai danni provocati da questi eventi catastrofici.

Allora quali sono gli aspetti che il nostro Paese deve mettere in atto?

In primis mettere in sicurezza il territorio, un aspetto da implementare. Successivamente azzerare le emissioni di gas serra, in modo da raggiungere anche l’obiettivo dell’accordo di Parigi. Questo aspetto sicuramente è l’unica possibilità per evitare, che tali eventi aumentino e ci sia il cambiamento climatico.