Visti i notevoli incrementi dei prezzi dell’energia, la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha comunicato un intervento di emergenza e nuove regole.

La Commissione europea infatti ha proposto di tagliare il consumo di energia elettrica di almeno il 5% nelle fasce orarie di picco dei prezzi.

Tale riduzione corrisponderebbe a circa 0,15 kW in meno per le utenze domestiche.

I Paesi dell’UE dovranno individuare pertanto le fasce orarie, pari al 10% delle ore totali, con il prezzo previsto più elevato e ridurre la domanda in quei periodi. I singoli Stati devono inoltre ridurre la domanda complessiva di elettricità di almeno il 10% fino al 31 marzo 2023.  I vari governi potranno scegliere le misure idonee per centrare quest’obiettivo, comprese compensazioni finanziarie.

Dal mese di ottobre inoltre i termosifoni devono abbassarsi di un grado e rimanere accesi un’ora in meno al giorno.

Secondo la presidente della Commissione europea

ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo le scorte e farà scendere i costi”.

 

Consumi energetici e le buone regole

Il nuovo governo italiano si farà carico di recepire tale direttiva. Stando a quanto stimato da Arera, la fascia oraria in cui si consuma di più è dalle 07:00 alle 9:00, dal lunedì al venerdì. Secondo Terna nel dettaglio abbiamo un picco dalle 9:00 alle 12:00 del mattino.

Sicuramente sia una famiglia che un’azienda possono fare la sua parte ed usare in maniera corretta e fare attenzione ai propri consumi energetici.

Scopriamo in che modo usare al meglio i nostri elettrodomestici ed i loro consumi. Quali sono le buone regole?

Secondo una classifica stilata da Selectra, gli elettrodomestici più energivori sono la stufetta elettrica, il bollitore, l’asciugacapelli e la friggitrice ad aria. Seguono la piastra per capelli, l’asciugatrice, il ferro da stiro ed il forno.

La classifica è chiusa dall’aspirapolvere, condizionatore, lavatrice e lavastoviglie.

Sicuramente anche i pubblichi uffici e i Comuni possono dare il loro contribuito e ridimensionare l’illuminazione pubblica.

 

Consumi di gas e Piano nazionale di contenimento

Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale riguarda soprattutto gli impianto di riscaldamento.

Il piano del Ministero prevede di ridurre di un grado il riscaldamento degli edifici, passando quindi da 20° C a 19° C per abitazione ed edifici pubblici, da 18°C a 17°C per le attività industriali.

Abbassare di 1°C i termostati ci consentirà un risparmio medio nazionale del combustibile per riscaldamento domestico del 10,7%.

Sono comunque tutti provvedimenti che possono portare anche ad un risparmio complessivo per il consumatore, per quanto concerne le bollette.  Facendo riferimento alle ultime stime una famiglia all’anno potrebbe risparmiare fino a € 178.