Ultimamente Merlin Solar, Solarge e LG si stanno allontanando dai tradizionali pannelli solari in alluminio e vetro, utilizzando la plastica, cercando di ridurre così peso, emissioni e costi.

Scopriamo insieme di cosa si tratta.

 

I pannelli in plastica

Il prodotto di Merlin Solar si può trovare su alcuni yacht. La sua particolarità? Sicuramente si tratta di un pannello che può essere fissato direttamente su una superficie piana. In più grazie alla sua tecnologia a sbarre, il pannello può essere calpestato senza rischiare alcun danno.

Sicuramente però la società è interessata a posizionare il suo prodotto su strutture commerciali, dove magari ci sono anche vincoli di peso. Recentemente l’azienda ha installato i suoi pannelli su un serbatoio di stoccaggio dell’olio a Rensselaer a New York. Grazie a questo tipo di pannello si evita di perforare lo strato esterno del tetto della struttura.

Nel caso in cui però si necessitasse di un fissaggio strutturale molto più resistente o comunque di un pannello solare più rigido, esiste un altro tipo di pannello comprensivo di cornice. Ad ogni modo il suo peso è ancora inferiore a quello di un pannello solare standard, in quanto non utilizza uno schermo frontale in vetro.

Il prodotto di Solarge ha sostituito il vetro del pannello solare con la plastica. Si tratta di una linea pilota che l’azienda spera di ampliare entro la fine del 2022. Un pannello solare che può essere acquistato da solo, ma anche come parte di una struttura costruita su misura. Il pannello pesa meno di 14,5 kg, che rispetto ad un pannello QCell di 19,9 kg ha un peso inferiore.

Stando alle dichiarazioni della società si tratta di un pannello con un’impronta di CO2 inferiore dell’80% rispetto ai pannelli solari convenzionali. Inoltre dal design sostenibile che non utilizza materiali per e polifluoroalchiliche (PFAS), a differenza di tutti gli altri pannelli solari, che usano un film polimerico al posto del vetro.

Il prodotto LG Chem può essere fabbricato con policarbonato riciclato post-consumo in modo da ridurre le emissioni del telaio. La plastica utilizzata non solo è più economica, ma anche leggera. Usa un tecnopolimero composto da resine ASA a base di policarbonato e rinforzato con fibre di vetro. Tale composto è altamente resistente alla corrosione, resistente agli urti ed estremamente resistente ai raggi UV.

 

I pro e i contro 

Utilizzare più plastica non incrementa l’inquinamento dei rifiuti?

Va detto che la produzione di alluminio e vetro utilizza un’immensa quantità di energia. La plastica invece contribuisce in modo determinante all’inquinamento globale dei rifiuti.

Bisogna dire però che l’effettiva produzione di plastica da idrocarburi, un processo chiamato cracking, non rilascia emissioni. Piuttosto è l’energia utilizzata per generare calore, di solito da gas fossili, che si traduce in emissioni di gas serra.

Rimane solo da testare i risultati su larga scala e l’efficienza energetica dei pannelli solari.